Tecniche - opere polimateriche, sculture morbide, pittura, bambole da collezione
Il costante bisogno di ricerca dell’artista si esprime attraverso lo studio e l’uso di materiali antichi, ma utilizzati in soluzioni sempre nuove. I colori, le stoffe, la carta, il ferro, il vetro diventano opere inattese e sorprendenti, il vecchio telaio di una finestra, il meccanismo arrugginito di attrezzi ormai scomparsi diventano portatori inattesi di messaggi di fiducia e speranza.
La tecnica è sempre diversa, come diversi sono i campi d’applicazione della sua arte fantastica, come diversa è la natura di Recoaro a cui l’artista si ispira.
I percorsi
Luciana Cornale ha cominciato il suo percorso artistico da bambina, costruendo bambole con materiali di fortuna rimediati qua e là in casa della nonna e usando la sua vecchia macchina da cucire o la colla.
L'avvicinamento alla pittura invece è avvenuto osservando lo zio, il quale dipingeva ad olio. Le piaceva soprattutto l'odore dei colori, e così ha cominciato a dipingere olio su tela, inizialmente usando una sola tinta, poi aggiungendo via via tutte le altre.
Il piacere per la stoffa, è nato per caso dopo aver dipinto una tovaglia su commissione. Da quel momento ha cominciato a preferirla come materiale principale sia per i dipinti che per le sculture, unitamente ai colori acrilici rispetto ai colori ad olio.
Recentemente ha poi scoperto la garza che, se così si può dire, rappresenta un'ulteriore evoluzione sul piano dei materiali. Dalle sculture e dagli abiti ha poi via via tolto il colore, preferendo il bianco puro o leggermente velato con tinte appena accennate. Di qui l'introduzione anche della carta, del cotone e della seta grezza dell'india.
I supporti per le sculture morbide sono per lo più in ferro e/o legno, quest'ultimo spesso ricavato da oggetti di uso quotidiano e antichi. Per gli abiti e i gioielli viene spesso impiegato anche il vetro, come elemento decorativo.